Lavoro e reddito di cittadinanza: una riflessione

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Il reddito di cittadinanza è la legge di cui si parla di più: servirà a dare sollievo alle famiglie che sono in cerca di un reddito, di una quota utile alla sopravvivenza? E troverà lavoro per i tanti giovani – e meno giovani – disoccupati che grazie ai servizi legati al reddito di cittadinanza saranno indirizzati verso le aziende che cercano? E, ultima e più importante tra le domande, esistono i posti di lavoro che la legge con i suoi servizi, si occupa di trovare?

Partiamo dalla fine: esistono i posti di lavoro scoperti, che non vengono assegnati perché domanda e offerta non si incontrano? Certo, esistono. Le statistiche ci dicono che esistono specialmente al Nord, dove tecnici e operai specializzati mancano nella grande fabbrica diffusa che è la Pianura Padana. In realtà anche al Sud si trovano situazioni del genere: nel Mezzogiorno sono concentrate le aziende che fanno consulenza telefonica, perché il bacino di giovani disoccupati con capacità di consulenza per telefono si trovano qui. E sono aziende che fanno fatica e spendono soldi per cercare questo personale; noi conosciamo, ad esempio, un’azienda calabrese, leader di mercato nel settore della telefonia outbound che cerca continuamente nuovo personale qualificato. Si tratta di Accueil, che offre opportunità di impiego a tempo determinato. Riusciranno i navigator a chiudere il cerchio della domanda-offerta? I navigator sono quella figura professionale che deve fare da intermediario tra offerta di lavoro (i datori di lavoro) e domanda (quelli che cercano). Si tratta di un nome nuovo per un mestiere antico, o perlomeno già esistente, l’esperto di orientamento, colui che incontra il candidato, valuta le sue competenze e conoscenze, lo indirizza verso dei corsi di formazione, da un lato. Dall’altro contatta le imprese, valuta le necessità di impiego, consiglia e alla fine completa il lavoro mettendo insieme i due pezzi. I navigator, gli unici posti di lavoro che sicuramente saranno trovati, e pare che siano bel 10.000, in fondo devono fare questo. Che ci siano disoccupati è indiscutibile, che ci siano imprese bisognose di fare assunzioni è ugualmente certo, effettivamente chi mette insieme questi due mondi svolgerà una funzione importante.

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